Oltre il Biologico

Le Carline amica dell’AMBIENTE

L’azienda, da sempre sostenitrice di una viticoltura attenta all’ambiente, negli anni ha aderito a protocolli per mettere in atto scelte comportamentali e operative volte ad ottimizzare l’utilizzo delle risorse per una viticoltura conservativa e sostenibile per l’ambiente.
Il progetto sulla misurazione dell’impronta carbonica, monitora le emissioni di CO2 nei vari ambiti e procedure aziendali, comprendendo l’intera filiera vitivinicola per dimostrare che, nell’ambito delle emissioni di gas ad effetto serra, si può parlare di viticoltura conservativa e sostenibile, attuando le opportune scelte agronomiche.
Per quanto riguarda l’approvvigionamento dell’energia elettrica, da anni l’azienda è totalmente autosufficiente grazie ad un impianto fotovoltaico che copre l’intero fabbisogno energetico.

La produzione aziendale è dotata di certificazione ICEA – Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale, l’ente che si occupa della sicurezza delle produzioni, la trasparenza del mercato e la salute dei consumi.
ICEA promuove le tradizioni culturali dei vari territori ed iniziative utili allo sviluppo dei consumi più naturali e salutari.

Scarica qui le nostre certificazioni:

L’Azienda considera infatti l’adesione ai protocolli dell’Agricoltura Biologica e di Qualità un punto imprescindibile della propria attività con il duplice scopo di offrire un prodotto sano ai propri Consumatori e di migliorare costantemente i propri standard aziendali.

BIO VEGAN

Ultimamente, sempre più spesso, ci sono pervenute numerose richieste da parte dei nostri clienti per capire se i nostri vini sono adatti all’alimentazione vegana.

Dato che nelle nostre produzioni non utilizziamo alcun coadiuvante enologico di origine animale, nè OGM, abbiamo ottenuto la certificazione BIO VEGAN da ICEA.

EQUALITAS

Le Carline ha adottato un sistema di gestione della sostenibilità secondo i seguenti tre pilastri:

  • Economico: capacità di generare reddito e lavoro
  • Ambientale: capacità di mantenere qualità e riproducibilità delle risorse naturali
  • Sociale: capacità di garantire condizioni di benessere, tutela dei consumatori, coinvolgimento e sviluppo della comunità, la qualità culturale e la salubrità del prodotto.

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Le Carline ha ideato, insieme ad altre aziende vitivinicole venete, il “Piano integrato di promozione e informazione del vino Veneto biologico nel mercato dei Paesi Terzi”, progetto denominato “Organic Wine Venice”, che si inserisce tra le attività supportate dalla Regione Veneto e dal Ministero per le Politiche Agricole, per la promozione del vino all’estero.

Il programma prevede dunque di coinvolgere esclusivamente vini provenienti da Agricoltura Biologica e ottenuti da vitigni autoctoni e di antica coltivazione, come il Lison DOCG Classico prodotto da Le Carline.

Certificazione biologica cinese, rilasciata dall’ente OFDC, per poter esportare in questo Paese emergente e dinamico i nostri prodotti. La procedura per il rilascio del certificato ha previsto un’ispezione molto approfondita della nostra azienda, da parte di un tecnico cinese incaricato, che ha valutato attentamente i processi di coltivazione e di produzione, analizzando la nostra gestione, sia del vigneto che della cantina.

Tra la vasta gamma dei vini Le Carline si ritrovano alcune tra le più importanti Denominazioni d’Origine del Veneto Orientale: la DOC Prosecco, la DOC Lison Pramaggiore, la DOC Venezia e la DOCG Lison.

BIOVENEZIA

Le Carline ha costituito nel 2016, insieme ad altri produttori biologici, operatori nel commercio, enti locali e associazioni territoriali, il Biodistretto Biovenezia, oggi Distretto del Cibo.
Gli obiettivi principali dell’associazione sono:
– Promozione di servizi tecnici a supporto delle aziende e di attività di formazione ai produttori con assistenza tecnica qualificata;
– Approfondimenti tecnico-scientifici mirati e adattati alla specificità produttiva e territoriale;
– Stimolo allo sviluppo di filiere di trasformazione e consumo di carattere locale che tengano conto anche del potenziale turistico con la realizzazione di circuiti enogastronomici all’interno del Distretto del Cibo che guidino turisti e consumatori.

PIWI

Le Carline ha aderito con entusiasmo al progetto della Regione Veneto, messo in pratica dall’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario, che si prefigge di studiare il comportamento agronomico ed enologico nel territorio veneto dei più recenti vitigni resistenti PIWI (acronimo che viene dal tedesco pilzwiderstandfähig che significa “viti resistenti ai funghi”), iscritti nel Registro nazionale delle varietà di uva da vino, nell’ottica di una viticoltura maggiormente sostenibile.

Trascorsi 3 anni dalla messa a dimora del vigneto, nel 2017 abbiamo la prima vendemmia significativa delle uve ottenute da tutte le varietà impiantate e previste nel progetto. In collaborazione con Veneto Agricoltura sono state effettuate le micro-vinificazioni in purezza di tutte le varietà, per poterle iscrivere nel Registro Regionale delle varietà di uva da vino.

“Grazie alle varietà resistenti PIWI– afferma Daniele Piccinin – abbiamo creato vigneti che oltre all’alto livello qualitativo, consentono anche un’elevata sostenibilità ambientale, tema da sempre al centro della nostra missione aziendale. Questi vitigni infatti sono resistenti principalmente alla peronospora e all’oidio, le due malattie della vite più temute dai viticoltori e necessitano quindi solo di pochi trattamenti”.

Le Carline è associata a PIWI International, associazione che raggruppa i produttori di vini PIWI e Daniele Piccinin è il presidente del gruppo territoriale regionale, PIWI Veneto.